Ciclovia Adriatica, noi l’abbiamo provata: sarà stupenda

Report sullo stato attuale della Ciclovia Adriatica tra Ancona e San Salvo in attesa sia percorribile interamente

Sarà stupenda perché attualmente è ancora in fase di realizzazione, ma i lavori sono a buon punto e il tragitto è disseminato di cantieri in stato più o meno avanzato. Insieme al mio compagno di merende Fabio, partiamo dal confine tra Abruzzo e Molise con l’obiettivo di arrivare ad Ancona cercando di percorrere tutte quelle piste ciclabili costiere che messe insieme creeranno la BI6 Ciclovia Adriatica. Questa collegherà Trieste a Leuca e sarà lunga oltre 1500km attraversando le regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia.

Come già accennato molto è stato già fatto, ma in molte occasioni, per evitare di finire sulla trafficata e spesso pericolosa SS16 Adriatica, bisogna avere una certa dimestichezza con le APP tipo Komoot che gestiscono le tracce satellitari GPX nonché un minimo senso dell’orientamento.

Quali E-Bike utilizzare

Comunque è un viaggio che, dal punto di vista atletico e tecnico, può essere intrapreso da chiunque essendo quasi privo di pendenze esagerate e su fondi scorrevoli per lo più asfaltati e quindi percorribili con qualsiasi tipo di bici (sconsigliate le bici da corsa). Per le nostre due ruote ideali abbiamo usufruito dei servizi di Bikexplora, costruttore e noleggiatore di E-Bike a Vasto (CH) che ci ha messo a disposizione due ottime MTB con forcella ammortizzata.

Le E-Bike erano anche dotate di portapacchi dove abbiamo potuto alloggiare le nostre capienti borse. Sulla Ciclovia Adriatica le E-Bike non sarebbero necessarie, ma le abbiamo preferite in quanto volevamo avere la possibilità di visitare l’immediato entroterra collinare. A meno di essere dei veri campioni, sfido chiunque non sia allenato a salire al borgo di Marano senza l’aiuto del motore. Questo entroterra merita di essere visitato tanto quanto la costa nel sud dell’Abruzzo dove esiste la reteciclabiletrabocchi.it che con oltre 300 chilometri di strade segnalate è un ottimo riferimento per il cicloturista. Di questo abbiamo già scritto in un reportage: https://www.viaggiareinebike.it/2022/06/14/ciclabile-dei-trabocchi/.

Lo start

Partiamo quindi da San Salvo prendendo la ciclovia che dopo pochi chilometri si raccorda con la famosa Via Verde della Costa dei Trabocchi, il cui punto di partenza a sud si trova presso la ex-stazione ferroviaria di Vasto. La segnaletica provvisoria di questo tratto è senz’altro migliorabile.  La Via Verde della Costa dei Trabocchi è stata realizzata sfruttando un ex-tracciato ferroviario ormai dismesso lungo 43 chilometri, che collega Vasto a Ortona.  A mio parere è uno dei tratti della Ciclovia Adriatica più suggestivi, capace di regalare scorci panoramici mozzafiato sul mare e in cui si alternano una varietà di ambienti costieri mai uguali, con un’alta concentrazione di riserve naturali.

Selfie sul 43° parallelo a Grottamare

Purtroppo anche la Via Verde costringe per 2,3km ad una deviazione (a causa di una frana) sulla SS16, mentre nei Comuni di Vasto e Casalbordino la segnaletica non esiste o è insufficiente. Ad Ortona la Via Verde finisce e solo pochi eletti, o chi ci sta leggendo (vedi traccia allegata) sanno come continuare verso Nord senza percorrere un tratto pericoloso della SS16 in quanto bisogna prendere una stradina sterrata poco visibile e non presente sulle tracce GPX.

Un tratto non privo di pericoli

Dall’imbocco del sentierino all’intercettazione della Pista Ciclabile di Francavilla al Mare ci sono 10 chilometri di strada aperta al traffico veicolare di cui 2,2 chilometri su SS16 e totalmente privi di segnaletica per ciclisti. Da qui in avanti è un continuo susseguirsi di tratti costieri, riserve naturali e attraversamenti urbani, ognuno con una sua caratteristica. Si viaggia così con un panorama vario fino a giungere al Conero dove la Ciclovia Adriatica, per via della conformazione geografica, si stacca dal mare per inerpicarsi su un tragitto molto diversificato. Si viaggia così su tratti che richiedono impegno fisico e un po’ di tecnica di guida, ma con affacci sul mare che meritano l’impegno.

Infine arrivati ad Ancona prenderemo il treno regionale che ci riporterà a Pescara e poi a Vasto per restituire le E-Bike.

Considerazioni finali sulla Ciclovia Adriatica

In tutto il viaggio abbiamo percorso 230 chilometri in tre giorni, quasi tutti lungo costa a pochi metri dal mare. Ce la siamo presa comoda, senza alcuna pianificazione, scoprendo via via il percorso e fermandoci a dormire e a mangiare in maniera improvvisata.

Una scelta volontaria, fatta proprio per capire se anche un cicloturista inesperto possa ripetere questa avventura. Pensiamo sia un’esperienza fattibile ma non del tutto priva di pericoli dovuti al traffico e con qualche possibilità di perdersi.

Mentre in Abruzzo è incompleta la segnaletica ufficiale (ma la ciclovia è quasi ultimata) nelle Marche l’abbiamo trovata dopo Porto Recanati. Sul percorso sono in via di realizzazione ancora alcuni ponti e tratti di ciclovia che eviteranno l’uscita dal tracciato e quindi la possibilità di perdersi o di pedalare sulla statale. Se non volete rischi conviene aspettare.

Testo e foto di Andrea D’Addario

https://www.komoot.com/it-it/tour/1304975613

 

 

 

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