I 9 Siti UNESCO Veneti a portata di ruote

Dalla BIT 2024 emergono le tante offerte turistiche di una regione ricca di bellezze: i 9 Siti UNESCO Veneti e tanto di più

Intraprendere un viaggio, soprattutto in E-Bike, nelle meraviglie che il Veneto può offrire, significa percorrere itinerari che portano il visitatore a scoprire le molteplici sfaccettature di un territorio ricco di bellezze paesaggistiche, architettoniche, artistiche e culturali. Fra queste bellezze ci sono anche i 9 Siti UNESCO Veneti che la rendono uno dei territori mondiali più ricchi di questo riconoscimento.

Nella consapevolezza di questa inestimabile ricchezza, la Regione Veneto e le sue destinazioni sono già al lavoro a partire dalla BIT, la Borsa Internazionale del Turismo: al via un laboratorio creativo di innovazione nella costruzione e promozione dell’offerta turistica in linea con le nuove tendenze di viaggio, che richiamano inevitabilmente l’attenzione sul tema della sostenibilità a 360 gradi.

I Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026

Cortina nelle Dolomiti Bellunesi e Verona, in particolare, oltre ad appartenere con onore alla World Heritage List UNESCO, sono tra le destinazioni venete che godranno di un’altissima visibilità mondiale grazie ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. Cortina, la Perla delle Dolomiti, città ospitante di gare olimpiche di sci e snowboard e Verona, città scelta per mettere in scena, nella cornice della sua storica Arena, le spettacolari cerimonie di chiusura delle Olimpiadi e di apertura delle Paralimpiadi.

I Giochi rappresentano quindi una vetrina di primaria importanza per il comparto turistico veneto che, anno dopo anno, con 18 milioni di fatturato e 73 milioni di presenze, continua a essere la prima Regione italiana per turismo e quindi il motore, non solo per l’economia regionale, ma per l’Italia intera.

Le strategie della Regione Veneto per la sostenibilità e accessibilità del turismo nei Siti UNESCO

La Regione Veneto continua ad essere la prima Regione turistica del Paese, a confermarlo ancora una volta sono i dati del movimento turistico del 2023. Forte elemento di attrattività, in termini turistici, sono sicuramente i Siti UNESCO ed il Veneto è tra le regioni italiane che ne conta il maggior numero. Tutte zona ad alto gradimento per le due ruote, con le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (leggi il nostro servizio). E poi da vedere ancora le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo, i siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, le Dolomiti, la città di Verona. l’Orto Botanico di Padova e i  Cicli affrescati del XIV secolo. Non ultime la città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto e l’immortale Venezia e la sua Laguna.

Ai 9 Siti Unesco Veneti, si affiancano anche 3 Riserve della Biosfera MAB (che tutelano la biodiversità e lo sviluppo sostenibile), una candidatura in corso di valutazione e 2 patrimoni immateriali, che valorizzano arti e mestieri identitari di una comunità: testimonianza concreta dell’infinito ventaglio di declinazioni che la bellezza della nostra Regione può assumere.

Siti UNESCO Veneti

Turismo e sostenibilità

Il tema della sostenibilità non è mai stato quindi così attuale, considerando da un lato il forte elemento attrattivo dei Siti Unesco e dei grandi eventi alle porte e dall’altro la salvaguardia di questi gioielli. Inevitabile quindi che l’offerta turistica veneta sposti l’attenzione verso un turismo lento, smart, sostenibile e accessibile per visitare il nostro patrimonio: dalla laguna della città più bella del mondo alle cime dolomitiche più affascinanti, dalla città dell’amore di Romeo e Giulietta, alle colline disegnate dai viticoltori eroici, dalle ville palladiane agli orti rinascimentali, dalle pennellate di Giotto ai bastioni della “Serenissima” sul Lago di Garda.

Preservare e valorizzare le nostre bellezze, ricche di storia, arte, artigianato ma anche cultura e paesaggio, significa garantire il futuro delle destinazioni turistiche. Dall’altro lato, nella consapevolezza della salvaguardia e valorizzazione di tale patrimonio, è necessario cogliere l’impulso positivo che deriva dall’ospitare grandi eventi sportivi, fonte di richiamo per tantissimi appassionati da tutta Italia e da tutto il mondo, che possono arricchire e ampliare l’offerta turistica per rendere il territorio più attrattivo e pronto all’accoglienza. In questo contesto, è stato presente allo stand regionale in BIT 2024 un desk congiunto dove la Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi e Destination Verona&Garda Foundation sono a disposizione per dare informazioni sull’offerta turistica che coinvolge queste destinazioni in vista dei Giochi.

Turismo, priorità adattamento climatico

L’adattamento climatico, con al centro la protezione di persone e attività, è la risposta già alla portata dei territori, delle destinazioni e delle imprese turistiche, per affrontare in modo razionale e tempestivo l’impatto dell’emergenza climatica su domanda di viaggio e offerta di vacanza.

Con la recente approvazione del Piano Nazionale di Adattamento al Cambiamento Climatico e una volta chiarito il nodo risorse, l’intero Paese dovrà necessariamente muovere in questa direzione.

Nel frattempo, OTA, gruppi alberghieri e singoli hotel sono già al lavoro su questo un po’ ovunque nel mondo. Le grandi OTA si sono dotate di propri Climate Action Plan – Booking nel 2022, Expedia nel 2023 – con obiettivi importanti quali 1) operazioni Net Zero entro il 2040, 2) integrazione dei rischi climatici nel modello di business, 4) riduzione dell’impronta carbonica, 5) sostegno a imprese e destinazioni per l’adattamento climatico.

Per il turismo è la «sfida del secolo» come affermano molti autorevoli accademici anche del nostro paese. L’Italia per di più è al centro del cosiddetto «hot spot mediterraneo» nel quale secondo più fonti scientifiche, tra le quali Copernicus Climate Change Service della CE, gli eventi climatici estremi possono avere un’intensità e una frequenza superiore anche del 20% rispetto ad altre aree del pianeta.

Strategie contro il cambiamento climatico

Da qui, la priorità e la convenienza di piani integrati e strategie di adattamento climatico in grado di 1) mettere in campo servizi di hospitality e programmi turistici innovativi che affrontano gli effetti locali della «forzante calore» e vanno oltre i tradizionali periodi di alta stagione estiva e invernale, e 2) di operare in termini di cross communication online e offline rispetto ai nuovi comportamenti della domanda turistica, soprattutto internazionale.

Molte destinazioni europee si stanno attrezzando in termini di adattamento climatico, anche per cogliere le nuove opportunità che si aprono nella tutela e valorizzazione dei territori. Il Veneto con la scelta di diventare “Smart Tourism Destination” – Piano Strategico 2022-24 – ha l’opportunità, insieme con le sue OGD (Organizzazione di Gestione della Destinazione), di essere una delle prime destinazioni europee “intelligente & climate-sensitive” a livello di offerta, organizzazione, tecnologie e nuove competenze. Un vantaggio per l’intero Paese che disporrà di un modello di adattamento climatico e di una strategia di governance potenzialmente utile a tutte le regioni italiane.

Le opportunità dei Giochi per la promozione delle destinazioni turistiche venete

Considerando le nuove frontiere dei comportamenti della domanda turistica, soprattutto internazionale, la transizione verso il modello di Smart Tourism Destination è quindi diventata imprescindibile. A maggior ragione in vista dell’evento olimpico nel 2026, che porterà con sé una serie di opportunità e sfide ai territori coinvolti in termini di prodotto, digitalizzazione e promozione.

La volontà delle due Fondazioni che gestiscono le destinazioni Dolomiti Bellunesi, Verona e Lago di Garda è di collaborare insieme nei prossimi due anni. Oggi alla BIT si avvia ufficialmente un vero e proprio “laboratorio” di promozione turistica congiunta, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano e Cortina 2026, all’interno del quale verranno valorizzati esperienze e eventi attraverso il progetto regionale Veneto in Action e sperimentati prodotti nuovi e diversi che uniranno i luoghi e creeranno una rete fra Verona, il Lago di Garda e le Dolomiti Bellunesi.

Siti UNESCO Veneti

I Siti UNESCO Veneti un patrimonio da valorizzare

(Marina Montedoro, Coordinamento regionale Siti Unesco Veneti e Presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene)

Occuparsi di turismo oggi non può prescindere dalla considerazione di tutti i fattori legati alla sostenibilità. I grandi eventi rappresentano per i nostri Siti UNESCO una vetrina che permetterà di raccontare l’unicità del nostro territorio che racchiude un’incredibile combinazione tra arte, cultura, tradizioni e natura nei 9 Siti materiali, nelle 3 riserve MAB – Delta del Po, Po Grande e Monte Grappa – ai quali si aggiungono l’Arte delle Perle di Vetro, patrimonio immateriale, e l’iscrizione del Tocatì al registro delle buone pratiche di salvaguardia, senza dimenticare i Colli Euganei in fase di valutazione.

Le attività che stiamo mettendo in campo puntano proprio a valorizzare in modo coordinato le bellezze, gli antichi mestieri, l’enogastronomia e le eccellenze del nostro territorio. Non possiamo che apprezzare la lungimiranza della Regione Veneto che ci ha affidato il coordinamento dei Siti, attività che ci permette di attuare strategie di tutela, valorizzazione e comunicative in sinergia, a vantaggio della nostra regione.

 

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