Lungo la ciclabile ex ferrovia Spoleto–Norcia, divagazioni mistico storiche

Il tratto umbro della Valnerina, offre l’opportunità di attraversare la vallata con una ciclabile, tra storia, natura, misticismo e buon cibo

Il tracciato ferroviario da Spoleto a Norcia venne inaugurato nel novembre 1926 e rimase attivo fino a luglio del 1968. Quella linea ferroviaria di 51chilometri ne ha oggi disponibili 34 come ciclopedonale, ma non è da escludersi che in futuro l’intero tracciato venga reso praticabile.

Tolti binario e traversine, il percorso è caratterizzato da suggestivi viadotti e gallerie, che regalano struggenti panorami immersi nel verde della Valnerina.

Il tratto urbano dell’ex ferrovia non è più percorribile e quindi l’ingresso dovrà avvenire a Sant’Anatolia di Narco, dalla ex stazione ferroviaria, in prossimità dello svincolo nord della SS3 Flaminia. Non deve mancare però una visita al Museo della Ferrovia a Spoleto con la documentazione storica dalla fine dell’800 al 1912, alcune parti tecniche della ferrovia e molte foto d’epoca.

Il nostro tragitto, seppur corto, lo abbiamo spezzato in più giorni e inframezzato da più soste per visitare una vallata ricca di storia, misticismo, natura e, ovviamente, buon cibo. Abbiamo altresì tenuto fuori dal nostro racconto le bellissime città di Spoleto e Norcia, per concentrarci maggiormente sulla Valnerina. La vallata che accompagna il fiume Nera è condivisa con altre due regioni: Marche e Lazio, ma proprio per seguire il tragitto dell’antica ferrovia ci siamo tenuti solo in Umbria.

Pedalare su una ciclopedonale rappresenta sempre motivo di gioia. Nessuna preoccupazione per il traffico, percorsi che sfiorano abitati e monumenti, l’opportunità di divagazioni per andare alla scoperta di borghi o cittadine. Ed è infatti quello che offre la ex ferrovia Spoleto Norcia lungo il suo tragitto. Ecco che nel tratto ingegneristico troviamo 3 gallerie elicoidali (a ferro di cavallo), simili a quelle del trenino Rosso del Bernina progettate per altro dallo stesso ingegnere: Erwin Thomann.

Una divagazione preziosa

Più avanti incrociamo il comune di Vallo di Nera, qui con un paio di chilometri in salita arriviamo all’antico borgo.

Quella che ci aspetta è una vera e propria bomboniera, uno dei comuni dell’Italia centrale meglio conservati. Tutto ciò grazie alla felice ristrutturazione a seguito del terremoto del 1997, mentre il terremoto del 2016 in virtù degli ottimi lavori di recupero e messa in sicurezza, ha creato ben pochi danni.

Tuttavia il comune di Vallo di Nera soffre di uno spopolamento che la sindaca Agnese Benedetti sta cercando, non solo di arginare, ma di contrastare con un’azione inversa, cioè incrementando quel turismo che potrebbe portare nuova linfa, nuove attività, lavoro e quindi abitanti. L’impegno per la cura del borgo e le tante attività di promozione, la pongono tra i tre migliori sindaci d’Italia.

Il borgo si sviluppa dentro le antiche mura, in un saliscendi di vicoli, stradelli, piccole piazze su cui si affacciano chiese al loro interno impreziosite da ricchi affreschi. Anche la sera Vallo di Nera – grazie a un’illuminazione ben congegnata – offre un fascino medievale inalterato ed è bello perdersi nel dedalo di anfratti delle sue case in pietra. Vallo di Nera è chiamata anche città delle Api e del tartufo. Nel primo caso perché aderisce alla rete internazionale dei Comuni Amici delle Api, escludendo sul suo territorio l’uso di sostanze dannose per questo utilissimo insetto, nel secondo per l’interessante risultanza in termini di quantità e qualità, del tartufo locale. Ovviamente a queste caratteristiche qualitative corrisponde una cucina locale di gran pregio, come quella che abbiamo potuto degustare presso la Locanda del Cacio Re.

Tornati a valle proseguiamo lungo il tragitto. Va detto che la cosa migliore per percorrere in sicurezza tutti i tratti agibili della ciclopedonale è quello di rivolgersi al Centro di Documentazione Ferroviaria del Museo, di cui sotto troverete i contatti. In questo modo c’è la possibilità di percorrere i tre tragitti: Normale, Ingegneristico e Ambientale, usufruendo anche di alcune opportunità come alcuni trasferimenti in bus (con bici appresso), in quei raccordi di strada aperta al traffico particolarmente stretti. Non ultima cosa, la possibilità di una discesa di rafting in un tratto del fiume Nera.

Gallery Vallo di Nera

Un momento di benessere e relax

A Cerreto di Spoleto vi suggeriamo un’altra interessante deviazione, seguendo il corso del Fiume fino ai Bagni Triponzo Terme, le uniche terme dell’Umbria. Qui è possibile passare una bella giornata nella struttura dotata di piscine interne ed esterne, alimentate dall’acqua termale che sgorga proprio in questa località. Le terme ottocentesche, sono stare recentemente restaurate e offrono tutta una serie di servizi, tra cui sauna e bagno turco, massaggi e trattamenti estetici. L’acqua solfurea, ricca di magnesio, che sgorga a 31° è indicata per eliminare contratture muscolari, velocizzare i processi di cicatrizzazione favorendo il rinnovamento cellulare, curare molte delle affezioni cutanee e più in generale favorendo benessere all’organismo, anche grazie al contesto naturale della Val Nerina.

Le antiche terme ottocentesche ristrutturate e il fiume Nera

Tornando a Cerreto di Spoleto, con circa 25 chilometri di strada (un’ora e mezza circa), si arriva a Cascia. Celebre come luogo di culto per Santa Rita, la cittadina umbra al confine con il Lazio, ha molti monumenti di grande interesse. Tra questi la Basilica e il Monastero appartenenti al complesso del Santuario di Santa Rita, la chiesa gotica di San Francesco e la ex chiesa di Sant’Antonio Abate. Inutile dire che a Cascia la cucina riserva molte sorprese di eccellenza a partire dai piatti a base dell’ottimo zafferano di produzione locale.

Il Monastero di Santa Rita Cascia
La Basilica di Santa Rita Cascia

Ripercorso a ritroso la strada si torna a Serravalle per concludere l’ultimo tratto di ciclovia che, con un’altra mezz’ora di strada, porterà a Norcia.

La Valnerina ci lascerà sicuramente un ricordo indelebile. Questi luoghi così densi di storia e arte, incastonati nel verde intenso della natura umbra, hanno un misticismo che non lascia nessuno indifferente.

Dormire e mangiare

Paolo e Cinzia, della Locanda del Cacio Re, mentre preparano uno dei loro piatti al tartufo

Locanda del Cacio Re

Via i Casali, 1, 06040 Vallo di Nera PG

Agriturismo Campagna in Compagnia

Via della Fonte 1 – Frazione Meggiano, Vallo di Nera

Hotel Monte Meraviglia

Via Roma, 15, 06043 Cascia PG

Ristorante Il Caminetto

Via Vespasia Polla, 1, 06043 Cascia PG

Bagni Triponzo Terme

Strada Provinciale 209, km. 50,400, Borgo Cerreto

Museo ex Ferrovia Spoleto Norcia

Via F.lli Cervi 10 Spoleto

tel. 333/7702532

museoferroviespoletonorcia@gmail.com

Attività: Visite guidate al Museo Apertura: Sabato dalle 16,30/19,30 Domenica e giorni festivi dalle 10,30/13,00 e 16,30/19,30

Eventuali visite al fuori dei giorni prefissati chiamare il 333/7702532

Escursione sul tracciato a piedi in bicicletta… (Normale,Ingegneristico e Ambientale)

Rafting costeggiando la Blue Wai della ex ferrovia da Serravalle a Nortosce

Trasferimento bici tramite Bus

Testo Claudio Falanga

Foto: Luigi Fasciglione – Massimo Chiappini – Marco Ilari – Claudio Falanga

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